“Sono colpito dalla gente di Chicago. Se Hollywood è la pubblicità e New York le chiacchiere, Chicago rappresenta il lavoro.” – Michael Douglas
QUANDO ANDARE: noi abbiamo fatto questo itinerario nel mese di settembre. Periodo migliore secondo noi è sicuramente primavera o estate, perché l’inverno è parecchio rigido in questi stati.
VISTO E ASSICURAZIONE MEDICA: per l’accesso negli Stati Uniti è obbligatorio munirsi del visto (ESTA), ed è possibile farlo direttamente dal sito internet. Una volta atterrati, se è la prima volta che entrate negli Stati Uniti, vi faranno un piccolo interrogatorio individuale in cui vi chiederanno anche dove alloggerete durante il vostro soggiorno. Per questo motivo, vi consigliamo di prenotare almeno il primo hotel in cui soggiornerete. Inoltre è assolutamente obbligatorio stipulare un’assicurazione medica all inclusive. Per accedere in Canada è previsto invece l’ETA, un’autorizzazione collegata in modo elettronico al passaporto di coloro che viaggiano, o sono in transito sul territorio canadese, per via aerea. Se invece come noi attraversate il confine in auto, non avrete bisogno di questa autorizzazione.
COME MUOVERSI: per poterci spostare liberamente tra le varie città e attrazioni che volevamo visitare, abbiamo noleggiato un’auto. Per guidare un auto in alcuni stati in america non basta la nostra patente italiana, ma è necessario avere la patente internazionale. Documento che ci siamo procurati prima di partire da un’agenzia di pratiche auto al costo di circa € 80,00.
DOVE DORMIRE: per sicurezza, abbiamo prenotato i vari hotel prima di partire. Sempre hotel 3 o 4 stelle, a seconda delle offerte, tutti con colazione inclusa. A New York vi consigliamo di prenotare l’hotel con largo anticipo per poter trovare delle buone offerte!
COSTI: la costa orientale degli Stati Uniti, così come il Canada, sono zone parecchio care! Ma con alcuni piccoli accorgimenti, riuscirete a non spendere una fortuna!
CIBO: abbiamo assaggiato molti piatti tipici come: a Chicago la deep dish pizza da Giordano’s e imperiali colazioni al Nutella Bar; a New York gli hamburger di Shake Shack e le famose fettuccine Alfredo; diversi piatti a base di carne e pesce nelle altre città.
IL NOSTRO ITINERARIO DI 18 GIORNI
Dopo un volo da Torino di circa 12 ore, con scalo tecnico a Roma, siamo finalmente atterrati a Chicago. Superati i soliti controlli e interrogatori siamo fuori. Raggiungere il centro dall’aeroporto O’Hare è molto semplice, Chicago è una città moderna con mezzi pubblici davvero efficienti. Usciti dai controlli, vi basterà cercare le indicazioni CTA Trains o Trains to City, accessibile direttamente dall’interno dell’aeroporto. La direzione da prendere è Forest Park. La metro impiega circa 45-50 minuti e il costo del biglietto è di 5$. Le biglietterie automatiche non danno resto, ma sono accettate anche le carte di credito.
CHICAGO
Una città perennemente avvolta dal vento freddo, windy city non è un soprannome nato a caso, sempre in movimento, attiva, ricca di musei, monumenti, panorami mozzafiato, giardini immensi, installazioni artistiche particolari. E’ una città che ci ha stregato e una delle poche in cui ci siamo ripromessi di tornare!
Appena arrivati al nostro hotel posiamo le valigie e ci dirigiamo con la metro allo stadio Guaranteed Rate Field. Dopo circa 15 minuti di metro, ci ritroviamo catapultati nel mondo del baseball. Mondo a noi sconosciuto ma che ci affascinava, infatti abbiamo acquistato i biglietti prima di partire. Devo dire che è stata un’esperienza particolare, anche se di baseball non ne capiamo molto, ma assistere a una partita mangiando un hot-dog e con in testa la coppola dei White Sox, ci ha fatto sentire molto americani!
La mattina successiva inizia con una passeggiata per Grant Park, enorme polmone verde di Chicago che comprende il Millennium Park, la Buckingham Fountain, l’Art Institute of Chicago e il Museum Campus. Nel parco troverete sale per spettacoli o concerti, giardini, opere d’arte e sculture come la celebre installazione artistica The Bean. Una scultura argentea a forma di “fagiolo gigante”, da qui il soprannome The Bean, che riflette nei modi più inverosimili gli edifici circostanti regalando ad ogni visitatore foto ricordo decisamente uniche ed originali. Oppure come il Jay Pritzker Pavilion, un gigantesco palco per orchestra a forma di guscio, che ospita diversi concerti nei mesi estivi.
Attraversato il Michigan Avenue Bridge, Michigan Ave si trasforma per circa un chilometro e mezzo in una delle vie dello shopping più famose d’America, il Magnificent Mile. Una fila interminabile di negozi dai brand rinomati, edifici di alto valore storico tra cui la Tribune Tower, e grattacieli immensi.
La nostra passeggiata prosegue deviando verso il Lakefront Trail. Una bellissima camminata, immersa nel verde, che costeggia il lago Michigan. Al termine del lungo lago troviamo il Navy Pier, un suggestivo molo che si inoltra sul lago con giostre, attrazioni, negozi e ristoranti. Ci riposiamo qualche minuto, godendoci la splendida vista su uno degli innumerevoli sdrai in legno che si trova sul molo.
Proseguiamo poi verso il John Hancock Center, il grattacielo su cui è possibile salire fino al 94° piano per godere di una delle viste più suggestive della città ed il lago. Inoltre, per chi non soffre di vertigini, consigliamo di provare il Tilt! Un’attrazione da brivido, che vi permette di inclinarvi verso l’esterno dell’edificio, consentendovi di vedere la città proprio come se fluttuassi sopra di essa. Dall’esterno, il Tilt ha le stesse sembianze delle finestre di un normale grattacielo, ma i vetri possono gradualmente inclinarsi verso l’esterno sino a 45 gradi al di sopra della città.
Altra esperienza che vi consigliamo di fare è una delle crociere che partono dal Michigan Avenue Bridge. Senza ombra di dubbio un ottimo modo per vivere Chicago, potrete scoprire lo skyline cittadino dal lago Michigan e poi alcuni dei grattacieli più famosi ed originali della città attraverso i suoi canali.
Per chi come è un appassionato del telefilm Chicago Fire, non potete non andare a vedere anche solo dall’esterno la famosa caserma 51!
BOSTON
Dopo un volo di circa 2 ore atterriamo a Boston. Per raggiungere il centro città ci sono diverse soluzioni, quella secondo noi più comoda ed economica è utilizzando la silver line, linea gratuita di bus che partono dall’aeroporto per la South Station. Da qui potrete comodamente prendere la metro e raggiungere qualsiasi punto in tutta la città. Dall’aeroporto alla South Station ci vogliono circa 20 minuti, il servizio è attivo dalle 5.30 alle 00.30 tutti i giorni.
Boston è una città ricca di storia. A primo impatto, sembra più una città inglese che americana, con i suoi palazzi di mattoni rossi e i vicoli stretti mescolati ai grattacieli. Vi conquisterà di sicuro!
Iniziamo la nostra visita dal Boston Public Garden, adiacente al Boston Common, è il più antico giardino botanico della nazione. E’ davvero bello camminare per questo giardino e ammirare le famose Swan Boats (imbarcazioni con giganti cigni finti) che percorrono lo stagno in lungo e in largo. Queste strane imbarcazioni sono attive da metà aprile a metà settembre. Quando arriva l’inverno e il clima di Boston si fa più rigido, lo stagno si trasforma in una pista per pattinare sul ghiaccio.
Il modo migliore per visitare Boston è una passeggiata lungo il celebre sentiero del Freedom Trail. Noi abbiamo impiegato circa 3 ore per fare tutto il percorso, in modo da goderci a pieno tutte le attrazioni storiche. Potete farlo in autonomia senza guide o tour organizzati, basta solo avere voglia di camminare. Le cose da vedere lungo il percorso (segnato da mattoncini rossi, seguiteli e non vi perderete!) sono molte, su queste sicuramente vale la pena soffermarsi:
- Boston Common, dove trovate il centro visitatori e potrete recuperare una mappa del Freedom Trail;
- Massachusetts State House, palazzo del 1798 che è la sede del governo dello stato;
- Park Street Church, dove nel 1829 William Lloyd Garrison pronunciò il suo primo discorso contro la schiavitù;
- Old Granary Burying Ground, un suggestivo cimitero che ospita i grandi personaggi della rivoluzione;
- King’s Chapel, dove sono conservate le spoglie di una pellegrina della Mayflower;
- Statua di Benjamin Franklin, che sorge sul sito dove fu fondata la prima scuola degli Stati Uniti d’America;
- Old South Meeting House, da dove nel 1773 si scatenò il Boston Tea Party;
- Old State House, la sede del governo coloniale, dove la dichiarazione d’indipendenza fu letta in pubblico il 18 luglio 1776, con all’interno un bel museo;
- Il Bunker Hill Monument, un obelisco in granito del 1842, sito a Breed’s Hill dove si combatté la battaglia del 1775, ed è il simbolo più famoso di Charlestown. Si salgono i 294 scalini fino alla sommità del monumento, da dove la vista spazia su Boston e il porto;
- Uss Constitution, lanciata a Boston nel 1797, è la nave da guerra più antica commissionata e si è guadagnata il soprannome di “Old Ironsides” durante la Guerra del 1812 quando combatté contro la fregata britannica HMS Guerriere.
Boston non è soltanto monumenti da vedere, ma anche delizie da gustare. Se siete dei buongustai fate un salto al Quincy Market. Questo vivace mercato è un posto adatto per mangiare in qualche ottimo ristorante, comprare cibi da asporto da qualche bancherella, oppure acquistare souvenir.
Harvard è una delle università più famose del mondo: sorge nella città di Cambridge, ormai inglobata in Boston. Partite per l’esplorazione da Harvard Square, intorno a cui si affollano diversi edifici storici, l’Harvard Art Museum , il notevole Harvard Museum of Natural History e la Christ Church, risalente all’epoca della Guerra d’indipendenza. A Cambridge si trova anche il Massachusetts Institute of Technology (MIT), più recente ma certo affascinante. Se poi non avete timore di farvi qualche brutta figura potete intrufolarvi come abbiamo fatto noi per i corridoi e le aule di queste prestigiose università, in qualche modo ci siamo sentiti subito più acculturati!
CAPE CODE
Al mattino noleggiamo l’auto e ci mettiamo in strada. Come prima tappa abbiamo trascorso mezza giornata a Cape Cod. Incuriositi da questo posto in cui vengono ambientati molti film, siamo rimasti a bocca aperta. E’ come ce l’eravamo immaginati e molto di più: villaggi e piccole comunità di pescatori, natura selvaggia e spiagge stupende e incontaminate, antichi fari, mulini e case d’epoca, caratteristici chioschi di rivendita del pesce e piccoli mercati all’aperto di artigianato e cibo. Qui, proprio in uno di quei mercatini, abbiamo mangiato una delle pizze più buone della nostra vita!
QUEBEC-CITY
La visita della città inizia dal bellissimo edificio che ospita il Parlamento Provinciale del Quebec. Passando oltre ci fermiamo a fotografare i giardini e la grande fontana antistante ed entriamo nelle mura della città vecchia. Non sembra proprio di essere in America: strade lastricate, edifici in mattoni, cavalli che trainano calessi e botteghe e bar che si susseguono in questo mondo incantato, fino ad arrivare allo Chateaux Frontenac, il maestoso albergo di lusso che domina la città. L’hotel, costruito secondo lo stile dei castelli francesi in pietra e mattoni, si trova su un collinetta che dà sul fiume San Lorenzo e lascia senza fiato! Tutto intorno c’è una passeggiata in legno che permette di potersi gustare il bellissimo panorama tra chiostri e panchine.
Dopo aver percorso tutta la passeggiata, ci dirigiamo alla Basilique Notre Dame de Quebec. Davvero notevole il soffitto dipinto a cielo azzurro e le decorazioni in oro dell’altare. La Piazza di fronte alla cattedrale è una tranquilla zona verde con fiori e ricca di negozietti. Poco distante si trova il bellissimo Hotel de Ville.
Passeggiamo fino al Seminaire de Quebec, una bellissima università formata da edifici in pietra bianca e grigia. Aggirando il Musee du Fort scendiamo per Cote de la Montagne fino ad arrivare ad un lunga e ripida scalinata, che ci porta a una via pedonale piena di pittoreschi negozi e ristoranti. Lasciamo quindi la Haute-Ville per la Basse-Ville, al cui centro c’è la bellissima Place Royal con la sua Notre Dame des Victoires. Vaghiamo senza meta per un po’ in queste strette viuzze e ammiriamo alcuni murales sulle pareti. Davvero un quartiere pittoresco.
Ritorniamo a Chateaux Frontenac e lasciamo la parte vecchia di Quebec passeggiando sopra le mura della città e avvistando così la vecchia Cittadella, un magnifico forte a forma di stella costruito dagli eserciti francesi e inglesi, ancora oggi attivo.
MONTREAL
Parcheggiamo nella zona di Chinatown, vicino alla mega pagoda rossa e ci dirigiamo nella zona denominata Vieux-Montreal, la più europea della città.
La prima meta è Place de Armes e la maestosa Basilique Notre Dame, una delle più belle chiese del Nord America. L’interno è spettacolare, con un incredibile altare maggiore tutto intarsiato in legno e la navata illuminata da un rosone sotto un soffitto di lapislazzuli. Assolutamente da non perdere!
Girovagando per le vie pedonali e piene di negozi di souvenir, ci avviamo verso il vecchio porto che oggi è stato trasformato in parco con una bellissima vista sul fiume e sulla città.
Giriamo per Place Jacques Cartier, acciottolata e completamente pedonale, fino ad arrivare al Marche Bonsecours che nel XIX secolo era la sede del Parlamento, prima di diventare un mercato. Lì vicino c’è la Chapelle Notre Dame de Bonsecours, che fu, il rifugio spirituale dei marinai del Quebec. Bellissimi gli interni dipinti e le vetrate colorate, particolari le riproduzioni in miniatura delle navi appese al soffitto.
Tappa successiva sono i Camps de Mars, un ampio prato verde dove si affacciano il nuovo ed il vecchio Palazzo di Giustizia ed il magnifico Hotel de Ville, un palazzo in stile francese sede del municipio. Di fianco si trova lo Chateaux Ramezay, costruito da un governatore di Montreal che sentiva così tanto la nostalgia della Normandia da far costruire questa residenza, in modo che ricordasse i castelli della sua terra. Oggi è diventato un museo.
Subito dopo ci dirigiamo alla Cathedrale Marie Reine du Monde. Appena messo piede dentro ci sembra molto familiare e scopriamo infatti, che il vescovo la volle edificare sul modello della Basilica di San Pietro. La chiesa è più piccola dell’originale, ma gli interni sono una riproduzione esatta di San Pietro, come ad esempio l’enorme altare a baldacchino che è la copia di quello del Bernini.
Le nostre gambe ormai vanno da sole e ci ritroviamo dalla Mc Gill University, la più antica università del Canada fondata nel 1821.
Dopo una piccola pausa, riprendiamo la camminata verso la nostra ultima tappa: il Parc Mont Royal. Un immenso parco situato su una collina. Vi consigliamo di non perdervi d’animo nel percorrere uno degli innumerevoli sentieri e scalinate per raggiungere la sua terrazza panoramica. La vista da lassù su tutta Montreal vi ripagherà di tutta la fatica fatta, ve lo assicuriamo!
TORONTO
Avendo a disposizione solamente un giorno per visitare questa città, decidiamo di utilizzare il servizio del bus rosso city sightseeing che include, sia il percorso “su strada”, sia il tour in barca nella Toronto Island (circa 45 minuti).
Prendiamo il bus dalla piazza centrale Yonge Dundas Square, una specie di versione più piccola di Times Square. Circondata da negozi, centri commerciali e mega schermi accesi 24 ore su 24. Grazie al tour del bus rosso riusciamo a visitare tutti i vari quartieri di Toronto come: il Financial District, cuore finanziario della città con i suoi grattacieli di uffici e banche; il quartiere universitario, con i suoi centri commerciali; Midtown, quartiere di lusso, con grandi vecchi palazzi e immensi parchi, oppure il quartiere gay di Toronto dove ogni anno a settembre si svolge una grande parata che attira molti turisti e curiosi.
Decidiamo di scendere alla fermata di Casa Loma. E’ il castello più importante del Canada, in stile neogotico, situato su un colle che domina la città. Voluta dal ricco imprenditore Sir Henry Pellatt, questa residenza è su quattro piani, con interni sapientemente arredati. Notevoli gli immensi giardini, con sculture originali e suggestive fontane.
Prossima fermata: St. Lawrence Market. Qui troverete bancarelle del pesce, salumi e anche l’opportunità di sedervi per un pasto veloce con affettati appena tagliati o piatti freschi appena cucinati.
Dopo pranzo, decidiamo di sgranchirci le gambe e ci dirigiamo a piedi verso il Distillery Historic District. Le strade pavimentate in mattoncini di questo quartiere, sono state proclamate patrimonio nazionale, in quanto contengono il più bell’agglomerato di architettura industriale di era vittoriana del Nord America. Lo storico Distillery District al centro di Toronto, è un complesso dedicato interamente ad arte, cultura e intrattenimento, con una gran quantità di gallerie d’arte, ristoranti, bar e locali con musica dal vivo.
Risaliamo sul bus e ci dirigiamo in direzione porto per la piccola crociera. Esperienza che vi consigliamo perché, oltre allo stupendo skyline che potrete ammirare dalla barca, al largo della baia di Toronto vi sono una serie di isole dove sono stati costruiti quartieri residenziali con numerosi percorsi riservati a biciclette, aree verdi per picnic e piccole spiagge. Vi si trova perfino un aeroporto.
Ultima tappa della giornata: CN Tower. La torre di Toronto, impossibile non notarla con i suoi 553 metri totali di altezza. E’ la quinta torre più alta del mondo. Un ascensore di vetro ci conduce al piano panoramico, a circa 300 metri di altezza. Una particolarità di questa terrazza d’osservazione è il Glass Floor, pavimento fatto di spessi vetri che permettono ai visitatori di camminare con la sensazione di esser sospesi nel vuoto.
Proprio di fronte alla famosa CN Tower, si può passeggiare tra vecchie locomotive e ammirare i vecchi binari della linea ferroviaria di Toronto, ormai in disuso.
CASCATE DEL NIAGARA
Noi siamo arrivati dal lato americano e le prime cascate che abbiamo modo di ammirare da vicino sono le American Falls. Tuttavia vi consigliamo di visitare anche la sponda canadese, vi regalerà una vista del tutto diversa delle cascate.
Quindi, con passaporto alla mano e pagando una tassa di pochi spiccioli, attraversiamo il Rainbow Bridge. Fermatevi a fotografare le 2 cascate da qui, perché sono uno spettacolo incredibile e preparatevi a una bella passeggiata per sconfinare fino in Canada. In tutto ci impieghiamo una quarantina di minuti per attraversare il ponte, ma la passeggiata è piacevole e veniamo ricompensati da una visuale stupenda, la migliore di tutte le Niagara Falls!
Dopo una piccola sosta sul lato canadese, torniamo sulla sponda americana e ci mettiamo in coda per salire a bordo della Maid of the Mist. Un’imbarcazione che ci porta proprio a ridosso delle cascate, per ammirarle da vicino e per bagnarci un po’! Ma non preoccupatevi, vi verrà fornito anche un poncho impermeabile di colore rosso. Il nostro consiglio è quello di vestirvi adeguatamente, perché sulla nave tira molto vento e sicuramente vi bagnerete lo stesso, fidatevi!
Terminato il tour facciamo una piccola passeggiata nei giardini lì vicino aspettando che faccia sera. Si perché di notte le cascate vengono illuminate da luci di ogni colore, ed è uno spettacolo che non potete perdere!
PHILADELPHIA
Sulla strada per raggiungere Washington decidiamo di fare una piccola deviazione a Philadelphia. O per meglio dire, Gianluca ha deciso, perché voleva a tutti i costi una foto con la statua di Rocky!
Appena arrivati, ci dirigiamo subito all’Independence National Historical Park che è stato definito “il miglio quadrato più ricco di storia di tutta l’America”. Si tratta di un parco ricco di luoghi di interesse. Primo fra tutti il Liberty Bell Center, dove si trova la campana di bronzo il cui rintocco accompagnò la prima lettura della Dichiarazione d’Indipendenza. Ma anche l’Independence Hall, la sala dei congressi, e il Benjamin Franklin Museum.
Dopo questa piccola parentesi storica, ci dirigiamo finalmente al tanto agognato Philadelphia Museum of Art. E una volta arrivati, non stupitevi se vedrete persone correre su e giù per la scalinata, perché vi sembrerà di essere finiti proprio sul set del mitico film Rocky. I fan di tutto il mondo vengono qui, non solo per coronare un sogno e salire le scale di Sylvester Stallone, ma anche per scattare una foto sotto la statua del pugile più importante della storia del cinema. La statua inizialmente fu posta in cima alla scalinata del Museo. Ma dopo le numerose proteste dei cittadini di Philadelphia, evidentemente non proprio fan del celebre film, venne spostata in fondo alla famosa gradinata. Noi abbiamo impiegato un bel po’ per trovarla, perché non è ben visibile ma nascosta da alberi. Bisogna ammettere che anche Gianluca ne è rimasto un po’ deluso!
WASHINGTON
La prima tappa è il Campidoglio a Capitol Hill, sede ufficiale dei due rami del Congresso degli Stati Uniti d’America. Le dimensioni sono incredibili, rimaniamo lì a fissarlo a bocca aperta per un quarto d’ora buono! Noi ci siamo limitati ad ammirare la struttura solo dall’esterno perché non ci interessava particolarmente, ma è possibile anche effettuare la visita interna gratuita. L’ingresso, però, va prenotato in anticipo tramite il Capitol Visitor Center.
Proseguiamo a piedi verso la Library of Congress, la Biblioteca del Congresso statunitense nonché seconda biblioteca più grande al mondo. Anche questo edificio è immenso, in stile neoclassico. Una volta all’interno vige un rispettoso silenzio, proprio come in una qualsiasi biblioteca. Facciamo un giro per vedere la Hall principale, la Main Reading Room dall’alto e alcune delle altre sale.
Terminata la visita proseguiamo lungo il National Mall, verso la zona dei musei. Qui avrete l’imbarazzo della scelta: l’Istituto Smithsonian che comprende Air and Space Museum, National Gallery of Art, National Museum of American History e molte altre gallerie.
Noi proseguiamo lungo il The Mall, che sembra non finire mai, ma le nostre gambe ormai abituate ci portano ad ammirare alcuni dei memoriali più noti, come il Memoriale della Seconda Guerra Mondiale, il Washington Monument, l’enorme obelisco di 169 metri dedicato alla memoria di George Washington, e il Lincoln Memorial con la scenografica Reflecting Pool. Ci spingiamo fino al più remoto, il memoriale di Roosevelt. E’ una bella sfacchinata ma ne vale la pena!
Decidiamo poi di spostarci per ammirare ancora un’ultima attrazione. La Casa Bianca, anche se bisogna ammettere che non è niente di che, si può soltanto osservarla da lontano insieme a decine di turisti che si fanno selfie di fronte alla cancellata, sotto lo sguardo vigile della SWAT. Però non si può andare a Washington senza vedere la Casa Bianca, no?!!
NEW YORK
Appena arrivati in città restituiamo l’auto e ci dirigiamo con la metro al nostro hotel. Una volta posati i bagagli, usciamo subito in strada per poter ammirare New York. Ne avevamo sentito parlare tanto ma il primo impatto con questa città è da WOW! Non saprei in quale altro modo descriverlo! E’ caotica, chiassosa, ma ha un fascino tutto suo! Le insegne luminose di Times Square, gli innumerevoli teatri, i tombini che fumano, i taxi gialli che sfrecciano a velocità folle, gli infiniti e scintillanti grattacieli, i palazzi dalle strutture più strane..New York è tutto questo e molto ma molto di più!
Su questa città si potrebbero scrivere letteralmente pagine e pagine, per questo ci limiteremo a darvi qualche suggerimento su come organizzare al meglio il vostro soggiorno, in base alla nostra esperienza.
Per poter sfruttare al meglio il tempo a nostra disposizione, prima di partire ci siamo preparati un itinerario molto dettagliato suddiviso in giorni, con i vari musei e attrazioni che non volevamo assolutamente perdere. Vi consigliamo di fare lo stesso, soprattutto perché New York è una città particolarmente cara, ma con qualche accorgimento, si può risparmiare senza dover rinunciare per forza a qualcosa. Come gli ingressi ad alcuni musei, perché in alcuni giorni della settimana e in alcuni orari si può accedere gratuitamente. Altra cosa che per noi è stata fondamentale: il New York City Pass. Con questo pass, potrete accedere a 6 delle principali attrazioni della città saltando le code, e pagando molto meno se decideste di visitarle tutte singolarmente.
Il primo giorno lo sfruttiamo per andare a comprare il New York City Pass, e fare un breve giro per il centro. Dopo cena, andiamo a prendere un drink in uno degli innumerevoli locali con rooftop sul quale potrete rilassarvi, godendovi la vista sui grattacieli di New York. Purtroppo quella sera si è messo a piovere quindi ci ritiriamo in albergo e andiamo a dormire presto, anche perché i prossimi cinque saranno molto intensi, con sveglia sempre alle 6 del mattino!
Di seguito vi riportiamo il nostro itinerario suddiviso per i vari giorni.
SECONDO GIORNO
Iniziamo la giornata con la visita alla Cappella di Saint Paul e al Memoriale e Museo dell’11 settembre. Questo museo e le piscine del memoriale, dove una volta sorgevano le torri, ci hanno lasciato senza parole. Solo lì abbiamo compreso cos’hanno passato quelle povere persone quel giorno, è stato davvero molto toccante! Proseguiamo poi verso la Trinity Church e il Civic Center, dove poter passeggiare per Foley Square e ammirare alcuni dei palazzi più importanti, come il City Hall e la New York County Supreme Court. Da lì cambiamo totalmente zona, ci spostiamo a Little Italy, quartiere molto vivace dove volevamo mangiare un piatto “di casa” ma i prezzi dei locali e ristoranti sono davvero folli e desistiamo.
Decidiamo allora di attraversare il famoso ponte di Brooklyn e di ammirare lo skyline della città dall’altra sponda. Dopo aver scattato parecchie foto, riattraversiamo il ponte e ci dirigiamo a Wall Street. Dove abbiamo fatto la coda per poter fotografare la famosa statua del toro e della bambina di fronte al palazzo della borsa.
Se come noi avete visto il cartone animato di Madagascar, non potrete non voler vedere la celebre Central Station. Non è solo una stazione, è un’opera unica che merita una visita. Da lì prendiamo la metro e ci spostiamo a Union Square, dove passeggiamo senza meta fino a giungere al particolare Flatiron Building, il palazzo a forma di ferro da stiro in Madison Square Park.
Ormai si è fatta ora di cena e ci fermiamo in questo parco dove si trova un chiosco di Shake Shack. Ci ritroviamo così a mangiare uno dei migliori hamburger mai provati, seduti a un tavolino sotto gli alberi illuminati da mille lanterne. Serata molto romantica!
TERZO GIORNO
Con la metro raggiungiamo Central Park. Di fronte all’ingresso del parco, ci sono diverse agenzie che noleggiano bici. Noi le abbiamo affittate per tre ore, ti forniscono anche caschetto, lucchetto e una mappa. In questo modo riusciamo a girare per tutto il parco e a fermarci ad ammirare e fotografare le varie attrazioni al suo interno.
Prossima tappa il MET, Metropolitan Museum of Art. Una volta entrati abbiamo capito per quale motivo si svolge qui uno dei più famosi Galà del mondo. E’ un museo immenso, stupendo, con enormi sale in cui sono esposti sia quadri che statue, ha una collezione davvero notevole.
Secondo museo della giornata, visitiamo il Museo di Storia Naturale. Bisogna ammettere che questo museo ci ha un po’ delusi, a parte il primo piano dove sono esposti gli scheletri dei dinosauri, il resto dà l’impressione di essere un po’ trascurato. Molte vetrine erano vuote e alcune sale sporche se non addirittura chiuse. Un vero peccato!
Ci spostiamo poi per una visita veloce alla New York Public Library, non potevo non andare a vedere il luogo dove Carrie aveva deciso di sposarsi con Big. E’ una biblioteca immensa, con soffitti affrescati davvero stupendi.
A poca distanza da Central Park sorge il Rockefeller Center, un complesso commerciale e finanziario che comprende diversi edifici tra cui il GE Building. Sul quale è possibile salire fino al 70° piano e si raggiunge il Top of The Rock, punto panoramico da cui poter ammirare tutta New York. Ma prima di avventurarci sulla terrazza panoramica visitiamo la suggestiva Cattedrale di San Patrizio, che si trova proprio lì di fronte.
QUARTO GIORNO
Prendiamo la metro e raggiungiamo la particolare camminata sopraelevata dell’High Line. Proseguiamo poi verso l’East River e incontriamo il Palazzo dell’ONU. Ma riusciamo solo a vederlo da molto, molto lontano perché la zona è tutta transennata e piena di poliziotti, c’era un’assemblea delle nazioni unite quel giorno.
Continuando a camminare incontriamo il Chrysler Building, con la sua hall molto particolare tutta affrescata. Ci spostiamo poi al Pier 83, per fare la crociera compresa nel city pass. Esperienza che vi consigliamo di fare, riuscirete ad ammirare i più celebri luoghi di New York da una prospettiva unica e arriverete anche a meno di 100 metri di distanza dalla Statua della Libertà.
Con la metro raggiungiamo il Museum of Modern Art, MOMA, e ci mettiamo in coda. Si perché tutti i venerdì pomeriggio dalle 16 alle 20, l’ingresso è gratuito. Noi non siamo grandi estimatori dell’arte moderna, ma questo museo è davvero strano!
Proseguiamo la nostra camminata sulla famosa Fifth Avenue, piena di negozi uno più particolare e stupendo dell’altro. Facciamo qualche tappa d’obbligo come Tiffany, Nike, M&M’s e la Trump Tower. Finiamo poi in Times Square. Qui è impossibile non trovarla sempre affollata, anche di notte. In fondo, questa è la città che non dorme mai!
Terminiamo la giornata con la salita all’86° piano dell’Empire State Building. La vista della città, di notte, da questa terrazza panoramica è qualcosa di indescrivibile. E’ possibile poi salire anche al 102° piano, pagando una piccola differenza.
QUINTO GIORNO
Siamo giunti al penultimo giorno. Con la metro raggiungiamo Coney Island, un enorme luna park all’aperto con vista sull’oceano. Trascorriamo qui la giornata, per goderci un po’ di meritato relax, tra passeggiate sulla spiaggia e giostre adrenaliniche. Al pomeriggio ci dirigiamo di nuovo in centro per un po’ di sano e sfrenato shopping nei famosi centri commerciali come Macy’s e Century 21.
SESTO GIORNO
Ultimo giorno, avendo il volo alla sera tardi, lo sfruttiamo per visitare il quartiere di Harlem. Sicuramente da non perdere la Cattedrale di Saint John the Divine, immensa con uno stupendo rosone dai vetri colorati dal quale filtra la luce e illumina tutta la chiesa dall’alto.
Gironzoliamo per questo quartiere molto particolare, che vi consigliamo di visitare durante il giorno e non la sera. Non ci siamo mai sentiti in pericolo, ma troverete molte pattuglie della polizia in questa zona, e fate molta attenzione in quali vie vi inoltrate. Noi ci siamo spinti fino al confine con il Bronx, dove alcuni poliziotti ci hanno consigliato di non spingerci oltre a piedi.
PICCOLA CONCLUSIONE
Siamo tornati più stanchi di quando siamo partiti. Non è esattamente un itinerario da “mi rilasso in vacanza”, ma in 18 giorni siamo riusciti a visitare tutto quello che volevamo. E’ stato un viaggio intenso, ma ricco di emozioni e luoghi che ricorderemo per sempre.
Giulia & Gianluca